La cuvée rosé Fondo 53 fonde la finezza dei vini bianchi (93%) — Pedevenda, Marzemina Bianca e Vespaiola — con la forza e la fruttuosità del vino rosso Gruajo (7%) della collina di Breganze. Dopo l’imbottigliamento il vino, a distanza di alcune settimane, per effetto anche delle condizioni climatiche, subisce un processo di rifermentazione che porta alla “presa di spuma”. Con l’affinamento sur lie, si ottiene un vino con bollicine finissime e torbido alla vista, con un leggero deposito di lieviti sul fondo della bottiglia. Questo deposito dimostra che la bottiglia non è stata riaperta dopo la rifermentazione. Il risultato è un vino secco, senza solfiti aggiunti né in fermentazione né in imbottigliamento.
Vino frizzante rosè
Fondo 53
L'incontro tra la delicatezza delle uve bianche autoctone con la fruttuosità del nostro Gruajo.
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Note descrittive
Scheda tecnica
Uvaggio · 31% Pedevendo, 31% Marzemina Bianca, 31% Vespaiola e 7% Gruajo
Denominazione · Vino rosato
Provvenienza · Colle Santa Lucia a Breganze
Tipologia · Frizzante rifermentato in bottiglia e conservato sui lieviti
Colore · Colore rosa antico, con piccole bollicine persistenti
Temperatura di servizio · 8°C
Alla vista, si distingue per il suo rosa antico, con piccole bollicine persistenti che conferiscono eleganza. Profumo di frutti rossi come lampone e note citrine. Sapore bilanciato tra finezza e potenza, tra note fresche e minerali. Si abbina bene con carni bianche ed è adatto a tutto pasto.
Cenni storici
Un rosato che racconta una storia
Firmino Miotti, storico viticoltore di Breganze, ha scelto di utilizzare il Gruajo per creare un rosato in purezza che si distingue per personalità e autenticità. La vinificazione in rosato permette di esaltare l’anima più fine e fragrante di questo vitigno, offrendo un'esperienza gustativa raffinata ma radicata nella tradizione.
Il rosé di Gruajo firmato Miotti non è solo un vino piacevole da bere, ma anche un manifesto culturale: racconta l’impegno di una famiglia che da generazioni difende e riscopre i vitigni dimenticati della propria terra. Il Gruajo, salvato dall’oblio, trova così una seconda vita in una veste moderna e raffinata.
Un vino che alla vista, si distingue per il suo rosa antico, con piccole bollicine persistenti che conferiscono eleganza. Al naso, emergono intensi profumi di frutti rossi, come il lampone, accompagnati da fresche note citrine mentre in bocca esprime un perfetto equilibrio tra finezza e potenza, con una vibrante mineralità e una piacevole freschezza che lo rendono un vino versatile e dinamico.
